L’osservatore nel calcio.

Il mestiere dell’osservatore affonda le sue radici nel baseball e nel football americano; possiamo immagine questa figura professionale come le radici di un albero che determinano il benessere della pianta e la produzione delle foglie e dei frutti.
Ricercano il talento, ossia quella capacità sopra la media di riuscire a fare tutto con semplicità e naturalezza, con una spiccata predisposizione all’apprendimento e al miglioramento.
Nel mondo del calcio giovanile, il talent scout deve saper individuare la prospettiva, deve saper proiettare la realtà osservata nel breve, e definire la reale caratura e i margini di miglioramento del giocatore osservato.
Osserva e valuta la materia prima che deve essere lavorata con l’allenamento, per il raggiungimento dei successi sportivi dei calciatori, rendendo possibile l’ottenimento di ricavi che possono essere reinvestiti nell’azienda sportiva (il Club).
Per il suo lavoro, è fondamentale la conoscenza del valore dei calciatori, capire i “livelli” e sapere dove indirizzare la ricerca del giocatore “obiettivo”.
Sono necessari progettazione, programmazione, metodo, linguaggio comune e confronto, che permettono di seguire una linea operativa e di ottenere dei risultati.
Per la ricerca del talento serve una ramificazione capillare ed efficace di osservatori sul territorio provinciale, regionale, nazionale o mondiale, a seconda della realtà per la quale si lavora.
Ricercare, selezionare e poi accompagnare un giovane calciatore verso l’eccellenza è un lavoro molto complesso, ma è possibile.




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